ABIO Bari è al fianco dei bambini in ospedale dal 2009
Da quando la prima ABIO è stata costituita ci prendiamo cura del bambino, dell’adolescente e della sua famiglia e per noi prenderci cura significa accogliere il bambino, l’adolescente e la sua famiglia fin da quando entrano in ospedale; significa proporre un gioco, un puzzle, la lettura di un libro, o semplicemente ascoltare; significa creare un ambiente accogliente, colorato, adeguato alle esigenze dei bambini; significa promuovere i loro diritti. Questo è l’impegno che ogni persona si assume nel momento in cui sceglie di diventare volontario ABIO: un compito importante, riconosciuto ormai come necessario dal personale dell’ospedale, da svolgere in un ambiente complesso per il quale è necessaria una specifica preparazione.
Per aiutare i bambini in ospedale in modo efficace noi di ABIO Bari promuoviamo la realizzazione di ambienti accoglienti e colorati, ci occupiamo di abbellire e addobbare i reparti in cui operiamo, negli anni abbiamo donato televisori e frigoriferi nelle stanze del reparto Trambusti, in modo da garantire alle famiglia la loro intimità. Spesso quando i pazienti arrivano in ospedale non sanno di dover essere ricoverati e con se non hanno lo strumento principale che li rende legati al loro ambiente familiare : il gioco, Noi offriamo kit di accoglienza che contengono materiali per il disegno e materiale ludico al fine di rendere meno traumatico il momento della permanenza in ospedale.
Quanto è più piccolo il bambino tanto è più grande l’impatto che l’ospedalizzazione avrà su di lui, Noi di ABIO ci occupiamo di promuovere l’attività ludica attraverso il gioco che aiuta a dirottare l’ansia legata alla malattia e da al bambino la possibilità di recuperare la sua dimensione sana. Il gioco aiuta a far passare il tempo che non viene occupato da terapie o visite.
Ogni giorno, approcciando i ragazzi ricoverati, ci sentiamo dire da famiglie e operatori “non ha bisogno, tanto lui è grande”. Gli adolescenti infatti, pur rientrando nell’età pediatrica (0-18 anni) e pur venendo ricoverati accanto ai bambini, hanno esigenze del tutto specifiche e spesso opposte a quelle dei bambini stessi. ABIO raccoglie questa stimolante sfida e si propone di offrire ai ragazzi condizioni di degenza in sintonia con i loro bisogni, giochi e attività specifiche, compagnie adeguate e luoghi adatti a loro. Ogni giorno, sempre di più, ABIO promuove la riflessione e la ricerca di soluzioni mirate per questi ospiti speciali.
Per ogni bambino o adolescente che viene ricoverato c’è una famiglia che deve affrontare ansie, preoccupazioni, cambiamenti delle abitudini. In anni di esperienza abbiamo riscontrato che un genitore più sereno e consapevole è una risorsa fondamentale per il bambino ricoverato. Noi volontari ABIO siamo disponibili all’ascolto, siamo di aiuto ad orientarsi all’interno dell’ospedale, siamo una presenza discreta, accudiamo i bambini in caso di momentanea assenza del genitore.
Nel 2008 Fondazione ABIO Italia, in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria, redige la Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale. Il documento riprende la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 1989 e si ispira alla Carta di EACH del 1988, adattandole all’attuale situazione italiana anche in base alla ormai trentennale esperienza di volontariato ABIO. In seguito, un gruppo di lavoro coordinato da Fondazione ABIO Italia e che coinvolge PROGEA e SIP, ha elaborato a partire dai dieci punti della Carta degli standard concreti e misurabili, allo scopo di definire livelli di qualità che i reparti di pediatria devono rispettare nell’erogazione dei servizi di diagnosi e di cura.
Il risultato è stato il Manuale per la certificazione della Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale, lo strumento di base di un percorso di analisi e di valutazione della qualità dei servizi di cura offerti dai reparti di pediatria che porta alla certificazione di ospedale “All’altezza dei bambini”. Sul sito www.allaltezzadeibambini.org è possibile approfondire il percorso che ha portato dalla Carta dei Diritti al Progetto di Certificazione della qualità delle pediatrie italiane e scoprire quali ospedali sono stati certificati.