ABIO Bari è al fianco dei bambini in ospedale dal 2009
In questa sezione troverai tutte le news e le notizie legate ad ABIO
Venerdi 11 Ottobre 2024 (pomeriggio) Primo incontro Informativo.
Questo primo incontro informativo ha la funzione di illustrare la storia, l'organizzazione, gli scopi di ABIO, e il ruolo del volontario ABIO. Al termine di questo incontro potrai decidere se ABIO è il volontariato che fa per te. Se deciderai di continuare seguirà una parte teorica, che approfondisce diverse tematiche legate al servizio ABIO, seguirà un periodo di tirocinio della durata di circa 6 mesi, in affiancamento a volontari già attivi. Se sei interessato inserisci i tuoi dati nella sezione "diventa volontario" ti faremo sapere più in la, orario e luogo dell'incontro.
Buon compleanno ABIO Bari!!! Quest' anno l'Associazione festeggia i suoi primi 15 anni di volontariato accanto ai bambini ed agli adolescenti ricoverati all'Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari!
Un pomeriggio ricco di attività quello della festa di compleanno di ABIO Bari!
In sede di conferenza abbiamo ripercorso le origini dell'Associazione con i contributi della Presidente di allora, Prof.ssa Quaranta, e degli ex volontari rimasti legati ad ABIO Bari.
A grande sorpresa dei presenti, anche il Presidente Nazionale di ABIO, Dott. Genduso, ci ha omaggiato con un suo videomessaggio di auguri, dimostrando l'importanza del contributo alla missione di ABIO di tutte le Associazioni del territorio nazionale!!!
In presenza intervenuto anche il Direttore Medico del Pediatrico Giovanni XXIII, Dott. Melpignano, a testimonianza della grande collaborazione con l'Ospedale che ci ospita dal 2019.
Grazie a tutti per aver fortemente voluto la nascita di ABIO Bari, contribuito alla sua crescita e al supporto che riceviamo ancora oggi..in particolare da @fondazioneABIO che ci segue in ogni passo con grande attenzione!
Con la promessa che noi #volontariABIOBari continueremo a prenderci cura con rinnovato entusiasmo dei bambini e degli adolescenti ricoverati con le loro famiglie nei reparti di Neurologia e Trambusti del Presidio Ospedaliero del Giovanni XXIII del Policlinico di Bari.
Noi di ABIO Bari, Sabato 30 Settembre saremo in Via Argiro 18 (Angolo Via Piccinni), potrete incontrarci e vi racconteremo la nostra esperienza e cosa significa far parte di ABIO e della sua straordinaria storia a misura di bambino.
E sarà possibile sostenerci, tramite un’offerta di 10 euro, ricevendo un cestino di ottime pere; il simbolo della Giornata! Il ricavato verrà utilizzato dalle Associazioni ABIO per organizzare nuovi corsi di formazione per i volontari affinché possano continuare a svolgere un prezioso servizio in ospedale.
La Giornata Nazionale ABIO è un’occasione unica che aspettiamo, anno dopo anno, per portare in piazza l’#orgoglioABIO e raccontare la nostra straordinaria storia a misura di bambino.
puoi aiutarci a diffondere l’iniziativa, condividendo sui social il tuo supporto alla GN2023 taggando @abiobari @FondazioneABIOItalia e utilizzando gli hashtag #GN #orgoglioABIO #perAmore #perABIO #sPERAconABIO.
Giovedì 9 Febbraio 2023 alle 16:00, ABIO Bari presenta il Corso di formazione per aspiranti volontari, presso la ludoteca dell’Ospedaletto Pediatrico Giovanni XXIII di Bari.
Durante l’incontro verrà presentato il calendario del corso di formazione e verranno date indicazioni su ruolo, compiti e impegni dei volontari ABIO.
Al termine dell’incontro, i partecipanti potranno decidere se proseguire il percorso formativo per diventare volontari ABIO.
Iscriviti entro il 5 Febbraio scrivendo a abio.bari@gmail.com
Ulteriori informazioni sono disponibili sui canali Instagram e Facebook di ABIO Bari.
ABIO è l'associazione nata per creare un'atmosfera serena intorno ai bambini e adolescenti ricoverati e per offrire a loro e alle loro famiglie assistenza e sostegno.
Giovedì 9 Febbraio 2023 alle 16:00, ABIO Bari presenta il Corso di formazione per aspiranti volontari, presso la ludoteca dell’Ospedaletto Pediatrico Giovanni XXIII di Bari.
Durante l’incontro verrà presentato il calendario del corso di formazione e verranno date indicazioni su ruolo, compiti e impegni dei volontari ABIO.
Al termine dell’incontro, i partecipanti potranno decidere se proseguire il percorso formativo per diventare volontari ABIO. Iscriviti entro il 5 Febbraio scrivendo a abio.bari@gmail.com. Ulteriori informazioni sono disponibili sui canali Instagram e Facebook di ABIO Bari.
ABIO è l’associazione nata per creare un’atmosfera serena intorno ai bambini e adolescenti ricoverati e per offrire a loro e alle loro famiglie assistenza e sostegno.
Giovedì 9 Febbraio 2023 alle 16:00, ABIO Bari presenta il Corso di formazione per aspiranti volontari, presso la ludoteca dell’Ospedaletto Pediatrico Giovanni XXIII di Bari.
Durante l’incontro verrà presentato il calendario del corso di formazione e verranno date indicazioni su ruolo, compiti e impegni dei volontari ABIO.
Al termine dell’incontro, i partecipanti potranno decidere se proseguire il percorso formativo per diventare volontari ABIO.
Iscriviti entro il 5 Febbraio scrivendo a abio.bari@gmail.com
Ulteriori informazioni sono disponibili sui canali Instagram e Facebook di ABIO Bari.
Sabato 25 Settembre 2021, in occasione della Diciassettesima Giornata Nazionale ABIO, i volontari dell’ABIO Bari tornano in via Argiro angolo via Principe Amedeo a Bari con i banchetti dove racconteranno le esperienze vissute, in questi ultimi mesi, nel reparto “Trambusti” dell’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII.
Sostieni i volontari dell’ABIO Bari con un’offerta e ricevi un cestino di ottime pere, simbolo della Giornata Nazionale perAmore, perABIO!
Inoltre, fino al 10 Ottobre, puoi conoscere e sostenere ABIO anche su www.giornatanazionaleabio.org dove incontrare virtualmente i volontari, ascoltare le loro testimonianze, scoprire le donazioni e le attività a distanza realizzate per tenere compagnia in ospedale, da remoto, ai bambini, agli adolescenti e alle loro famiglie.
Puoi prenotare le pere anche on line e scegliere ABIO Bari, come associazione cui destinare la tua donazione, ricevendo direttamente a casa una confezione contenente due cestini di pere.
Il ricavato verrà utilizzato dalle Associazioni ABIO per riprendere le attività in presenza e organizzare corsi di formazione per volontari, in linea con i grandi cambiamenti che gli ospedali hanno vissuto e che il servizio nelle Pediatrie dovrà affrontare nei prossimi mesi.
La storia di ABIO parla da più di 40 anni di un volontariato formato e qualificato al fianco dei bambini in ospedale e delle loro famiglie, un volontariato che in questo periodo di pandemia ha vissuto l’assenza forzata dai reparti ospedalieri e si è impegnato al massimo per restare saldo, per organizzarsi e poter offrire sostegno a bambini ragazzi e famiglie in Pediatria, con nuove forme di accoglienza e presenza a distanza.
Maggiori informazioni
Associazione ABIO Bari
presso l’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII
via Giovanni Amendola 207 70126 Bari BA
info@abiobari.org
https://giornatanazionaleabio.org
https://www.facebook.com/abiobari
ABIO Bari, attiva presso il reparto “Trambusti” e il reparto di Neurologia dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII, si occupa di sostenere bambini e famiglie, al fine di attenuare i fattori di rischio derivanti dall’ingresso in ospedale e ridurre al minimo il rischio di trauma del ricovero
BARI – Addobbano i corridoi con colorate decorazioni e allestiscono vere e proprie sale giochi: il tutto per far sopportare ai più piccoli la triste degenza nel nosocomio pediatrico Giovanni XXIII, in via Amendola. Sono i 30 volontari baresi della Fondazione Abio (Associazione per il bambino in ospedale), nata a Milano nel 1979 e attiva nel capoluogo pugliese da vent'anni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il loro impegno è visibile per due ore al giorno nel reparto di gastroenterologia "Trambusti", dove sono presenti 12 stanze che ospitano altrettanti giovanissimi pazienti. «Siamo qui grazie al vecchio primario, il professor Francesco Schettini: è stato lui a volere realtà come la nostra all’interno delle strutture pubbliche», spiega la 70enne Marcella Quaranta, presidente barese di questa onlus che si sostenta grazie alle donazioni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Già dall'ingresso del reparto non sembra di essere in un luogo di sofferenza: le pareti sono dipinte di verde e giallo, mentre dal soffitto spuntano i primi abbellimenti natalizi. Avanziamo fino ad arrivare in una stanza trasformata in mini-ludoteca. Al suo interno, tra pennarelli, regoli, figurine e persino un forno a microonde per scaldare il latte, notiamo un gruppo di persone assiepato attorno a graziosi tavolini di plastica. (Vedi foto galleria)
Ci sono Samuele e Miriana (due bambini di 8 anni) e la 12enne Rebecca, tutti intenti a giocare con le carte di "Uno" assieme a due volontari: la 54enne Isabella e il 65enne Tonio, entrambi con maglietta e badge ufficiali della fondazione. «Intrattengo piccoli ammalati da due anni - spiega la donna - e il tutto mi dà una sensazione di arricchimento interiore». Più spiritoso è il suo collega. «Sono pensionato e avrei potuto benissimo trascorrere la vecchiaia “guardando i cantieri” - ironizza - ma ho preferito una via più costruttiva».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Peccato non essere di più – afferma la 57enne Maria, attiva da nove anni -. Un numero maggiore di volontari ci permetterebbe di coprire anche altri reparti. Purtroppo però non è facile trovare persone disposte a frequentare corsi di formazione, a svolgere tirocini della durata di nove mesi e a regalare il proprio tempo libero al prossimo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nel frattempo notiamo come i due adulti scherzino a più riprese con i fanciulli, mantenendo però sempre un certo "distacco": a chiarirci il motivo è Maria. «In base al nostro regolamento e alla formazione che abbiamo avuto - evidenzia la signora - non possiamo prendere in braccio i degenti per due motivi: uno infettivo, legato al possibile contagio delle malattie e l'altro affettivo, nel senso che non devono crearsi relazioni di “amicizia esclusive”. Ecco perchè ci dividiamo in turni, in maniera tale che il bambino non passi più giorni consecutivi con lo stesso volontario».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per i componenti della fondazione è anche vietato parlare con i giovani ricoverati della loro malattia. Possono però farlo con i genitori, che spesso gradiscono riposarsi qualche ora dopo aver passato l'intera giornata accanto ai loro figli. «Sono qui da ieri sera perchè mio figlio ha avuto una forte gastroenterite - racconta ad esempio la 37enne Annalisa di Casamassima, madre di Samuele -. Ora sta meglio e questo clima di allegria gli è sicuramente di aiuto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La stessa diagnosi è toccata pure a Gianmarco, di soli tre anni, che passeggia per il corridoio attaccato a una flebo e assieme alla mamma, la 45enne Anna. Sul suo volto si legge tutta la stanchezza per la notte passata in corsia. «Siamo in attesa dei risultati delle analisi - ci confessa la madre -. Per fortuna nella sala giochi ci siamo un po' distratti leggendo alcuni fumetti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Scambiamo poi due chiacchiere con la 64enne Laura, nonna barese di Rebecca, la ragazzina avvistata nella ludoteca. «L'hanno ricoverata otto giorni fa per una sospetta appendicite - afferma la donna -. Entrambi i suoi genitori lavorano e non hanno il tempo di starle vicino tutto il giorno. Per questo si annoia molto e attende con trepidazione i membri dell'Abio: appena li vede si fionda verso di loro, pronta a giocare a tombola o a sfogliare un libro».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Come prevedibile, i più grandicelli mostrano meno entusiasmo, magari attratti da passatempi tecnologici. «Non sono svaghi adatti alla mia età – sostiene la 17enne Albana, proveniente da Gravina in Puglia, rimasta sul suo letto -, mi piacerebbe ci fosse una sala dove poter guardare film o serie tv».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Eppure l'atmosfera gioiosa sembra aver contagiato anche il personale del reparto. «I volontari fanno compagnia anche a noi - ammettono sorridenti Enza e Caterina, infermiere attive al "Giovanni XXIII" da cinque anni -. La domenica, quando sono assenti, l'aria è sempre un po' più triste».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)